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Torna, dal 5 al 13 ottobre, la settima edizione della manifestazione voluta e ideata da Federico Gordini. Sotto il segno di un modo dinamico e flessibile di concepire il vino. Che diviene motore e ispirazione, anche per narrare altri mondi. Entrando in connessione con le nuove generazioni
“Le sfide che il settore deve affrontare sono molteplici e spaziano dalle risposte ai cambiamenti climatici - che influenzano sempre più la filiera produttiva - alla necessità di avvicinare le nuove generazioni di consumatori, i quali mostrano una crescente distanza dalle tradizionali modalità di comunicazione del mondo vinicolo, fino all’esigenza non più differibile di investire nella formazione del personale nei settori della ristorazione e dell’ospitalità”. Così dichiara Federico Gordini, founder di MWW Group, presentando la settima edizione della Milano Wine Week. Che inebria il capoluogo lombardo dal 5 al 13 ottobre, diffondendosi in lungo e in largo per la città. E abbracciando Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni, CityLife e il Teatro Manzoni. Grazie a un modo nuovo e dinamico di vedere e di intendere bianchi e rossi, rosati e spumanti. Che indossano i jeans o mettono la giacca. Che incontrano i millennial, ma anche la gen z. Che entrano in connessione con la cucina, trovando l’interazione con l’arte, la letteratura, la fotografia. Esplorando nuovi linguaggi.
In alto, Palazzo Bovara e un momento di degustazione. In basso, Federico Gordini, Maurizio Zanella (vicepresidente del Consorzio Franciacorta) e Alessandra Grendele (direttrice merchandise, marketing ed e-commerce di Carrefour Italia) presentano la Milano Wine Week - Foto di Loris Scalzo
Il vino tra riflessione e condivisione
Perché il vino è materia e immaginario, è uva e uomini. Il vino è pensiero e riflessione, ma anche festa e condivisione. Il vino è terra e cielo, è fermo e in movimento. Per questo accanto alle classiche masterclass (guidate da professionisti del calibro di Riccardo Cotarella e Luca D’Attoma), ecco apparire walk-around tasting (all'insegna della Wine List Italia, la guida firmata da cento sommelier operativi su tutto il territorio nazionale), premiazioni, presentazioni, salotti di conversazione e persino un party, pronto ad andare in scena presso i Dazi dell’Arco della Pace, restaurati, restituiti alla metropoli e fieri di accogliere anche l'Enoteca MWW. Senza dimenticare cene esclusive: al ristorante Verso dei fratelli Capitaneo, all’Acanto del Principe di Savoia, all’hub di Identità Golose e all'Autem di Luca Natalini. Vino a più velocità. Vino di piccole e grandi tenute. Vino dei consorzi: come quelli del Franciacorta, dell’Oltrepò Pavese, del Barbera d’Asti e del Monferrato. Mentre botti e barrique divengono protagoniste - allo showroom targato Winetage (in via dei Bossi) - di un’installazione all’insegna del recycling; e presso la galleria Ars Antiqua ci si può tuffare in un’originale esperienza sensoriale, per un pairing fra calici e tele. Senza dimenticare Wine in Action, il programma di accelerazione dedicato al settore vinicolo, in collaborazione con LifeGate Way. Per sostenere le startup più innovative e per promuovere soluzioni sempre più sostenibili. In armonia con natura e tecnologia.