Ed è proprio La Fabbrica di Olinda a gestire il ristorante-pizzeria. Mentre progettazione e interior design portano la firma di Carlo Carbone e Marika Hansson. Risultato? Tavoli in legno, rotondi e rettangolari - in omaggio al designer Enzo Mari - e altri in ferro opaco, di color giallo ocra. Tuffati in un ambiente lucente e arioso, dove divanetti in tessuto petrolio dialogano con una cucina aperta (con corredo di forno a vista) e con una carta da parati dai pattern optical, di palese gusto rétro. In lista, piatti e pizze stagionali. Attenti alla filiera corta, al non spreco e al senso vegetale, nel pieno rispetto delle scelte alimentari di ciascuno. Ecco allora i bon bon di baccalà mantecato in pasta kataifi e salsa al prezzemolo; i mondeghili di vitello con bagnetto verde e salsa al rafano; il risotto con cavolfiore viola, bottarga di tonno e limone; e la pancia di maiale cotta a bassa temperatura con crema di latte e salsa di mirtilli. Ma ecco anche la zucca arrosto con mousse di parmigiano e amaretti; lo sformato croccante di verdure con crema di topinambur; e gli involtini di verza con riso e zucca su crema di porri. Una carta originale, che la sera (dal martedì alla domenica) si arricchisce con la proposta pizze. Figlie del lievito madre e delle mani, della testa, della tecnica e della passione di Daniele Falcone, pizzaiolo e panificatore di lunga esperienza (già all’hub di Identità Golose Milano, ai Dodici Gatti in Galleria, al panificio di Davide Longoni e al Panificio Italiano di Giuseppe Zen), che ha all’attivo pure un diploma di sommelier Ais e una collaborazione con l’azienda agricola pavese Il Boscasso. Una pizza collection quella di Daniele che non dimentica Margherita, Diavola e Bufala Campana Dop, concentrando l’attenzione anche sulla Caci e Pepe, esplosione di stracciatella di bufala, fiordilatte di Agerola, toma di capra lombarda, cialda di grana padano, pepe nero a mulinello e quartirolo lombardo. Che sposa pure funghi spadellati e Brianzetta, brianzola pancetta artigianale cotta a vapore. Mentre la Pomodoro e Alici incontra alici di Cetara by Armatore, capperi croccanti, origano e terra di olive nere.