Ma non bisogna dimenticare i lievitati stellati firmati da Niko Romito (di casa al Reale, Castel di Sangro, L’Aquila; ma che fino al 6 gennaio apre un temporary a Milano, al civico 3 di piazza Risorgimento); da Luca Marchini (il deus ex machina de L'Erba del Re di Modena), che lancia la sua virtualissima (e virtuosissima) Bottega da Re; e da Massimiliano Alajmo. Alle redini, col fratello Raffaele, de Le Calandre di Sarmeola di Rubano (Padova). Per un “Natale fatto a mano”, come si legge sul sito di famiglia. Voilà Il Verdi, con olio extravergine, limoni verdi, limoni canditi, marasche e pistacchi; l’Arlecchino, con arancia e cedro canditi; il Tosto, con burro, farina tostata, olio di prugne, polvere di caffè, pepe nero e arancia candita; il Marrakech, con pralinato di nocciola, marasche, polvere di caffè e Crema Favolosa nella sac à poche; il Moro di Venezia, con marasche, gocce di cioccolato e corredo di Crema Eccezionale; nonché il Pand’Oro. Per un inchino al Veneto, sognando il Marocco (dove gli Alajmo guidano il ristorante Sesamo). Estro e terroir, dunque. Come fa Alessandro dal Degan, comandante - col sodale Enrico Maglio - della Tana Gourmet di Asiago. Dove va in scena il panettone al cioccolato bianco e lampone. Per sentire l’energia dell’altopiano. Mentre all’interno delle Scuderie del Castello di Govone (nel bel Roero) Fabio Poppa e Davide Sproviero lanciano il panettone Rocher, con nocciole piemontesi e glassa al gianduia. E a Genova? Marco Visciola, timoniere de Il Marin, manda in onda una ChristMAsRIN Collection. E - in tandem con la pasticceria Canepa 1862 di Rapallo - mette all’amo due tipologie di panettone-genius loci: con crema di nocciole liguri e con olive taggiasche e chinotto candito. L’Umbria torna invece a metter l’accento sull’extravergine. Grazie a un delicato panettone - pardon PanetTano - classico e a uno più esuberante al pistacchio e frutta secca: targato Lorenzo Cantoni Al Canalicchio by Tano Simonato, all’interno del relais diffuso di Collazzone, Perugia. E la Sicilia? Batte forte, con il panettone iper artigianale del Duomo di Ragusa Ibla. Grazie a Ciccio Sultano e Fabrizio Fiorani, pastry chef dell’anno nella guida Ristoranti d’Italia 2021 del Gambero Rosso.