Friedrich Schmuck fotografato per l'Almanacco della Pizza da Thorsten Stobbe
Natali romani, mamma di Messina, papà e nonno di Bressanone e un presente a Siracusa. Vicino all’isola di Ortigia. Friedrich Schmuck l’integrazione ce l’ha scritta nel dna. Se la porta nel cuore. E la svela nelle sue pizze, proposte al Piano B. Battezzato così perché l’idea di partenza era tutt’altra. Invece? Si è concretizzato proprio quello tenuto da parte come piano alternativo. Poco importa. L’importante è cambiare. Sapersi adattare e adeguare alle situazioni. Tenendo fede alla trasparenza, alla verità del cibo e alla sostenibilità della filiera. Il che significa sicurezza alimentare, conoscenza dei prodotti e delle loro origini, digeribilità, stagionalità e genuinità.
Riprese a cura di Andrea Tadioli nello stand di Petra - Molino Quaglia al Sigep 2019 - Rimini
“Genuino vuol dire non stressare troppo la materia. Ossia trasformarla e plasmarla con consapevolezza. Ecco, amo manipolare poco gli ingredienti. Per mantenerne integri sapori e profumi”, precisa Schmuck. Che se ha un innegabile feeling con la farina Petra Evolutiva, non dimentica certe specialità altoatesine e valorizza al massimo molti Presìdi Slow Food siciliani. Come la fava cottoia di Modica (chiamata così per la sua facilità di cottura), il cavolo vecchio di Rosolini (ortaggio dal lungo ciclo vegetativo) e il suino nero dei Nebrodi. Intanto? Fa il pane, riflette e pensa a un possibile “piano c” per la ripartenza.
Il Piano B di Friedrich Schmuck riaprirà a Siracusa. Intanto Friedrich ci propone la ricetta del suo Pane al macco di fave e finocchietto.
❓Impareremo a mangiare meglio❓
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Natali romani, mamma di Messina, papà e nonno di Bressanone e un presente a Siracusa. Vicino all’isola di Ortigia. Friedrich Schmuck l’integrazione ce l’ha scritta nel dna. Se la porta nel cuore. E la svela nelle sue pizze, proposte al Piano B. Battezzato così perché l’idea di partenza era tutt’altra. Invece? Si è concretizzato proprio quello tenuto da parte come piano alternativo. Poco importa. L’importante è cambiare. Sapersi adattare e adeguare alle situazioni. Tenendo fede alla trasparenza, alla verità del cibo e alla sostenibilità della filiera. Il che significa sicurezza alimentare, conoscenza dei prodotti e delle loro origini, digeribilità, stagionalità e genuinità.
Riprese a cura di Andrea Tadioli nello stand di Petra - Molino Quaglia al Sigep 2019 - Rimini
“Genuino vuol dire non stressare troppo la materia. Ossia trasformarla e plasmarla con consapevolezza. Ecco, amo manipolare poco gli ingredienti. Per mantenerne integri sapori e profumi”, precisa Schmuck. Che se ha un innegabile feeling con la farina Petra Evolutiva, non dimentica certe specialità altoatesine e valorizza al massimo molti Presìdi Slow Food siciliani. Come la fava cottoia di Modica (chiamata così per la sua facilità di cottura), il cavolo vecchio di Rosolini (ortaggio dal lungo ciclo vegetativo) e il suino nero dei Nebrodi. Intanto? Fa il pane, riflette e pensa a un possibile “piano c” per la ripartenza.
Il Piano B di Friedrich Schmuck riaprirà a Siracusa. Intanto Friedrich ci propone la ricetta del suo Pane al macco di fave e finocchietto.
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I testi sono di Cristina Viggè quando non diversamente specificato.
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