È uno dei grandi eventi della Milano Food City. Una quattro giorni ad altissimo tasso di gusto. Sì, Taste of Milano torna, per la sua nona edizione, dal 10 al 13 maggio, al The Mall di Porta Nuova. Con tante conferme. E anche tante novità. A partire dalla Taste Arena, sorta di ring pronto ad accoglie veri e propri derby del gusto. Come la sfida fra cotoletta alta e cotoletta bassa; mondeghili e polpette; colazione dolce e breakfast salato. Uno spazio dove tutti possono partecipare: da soli, in coppia o in gruppo. Capitanati da uno dei grandi chef partecipanti alla manifestazione.
Chef che sono molti. Orgogliosi di preparare ciascuno tre piatti, ai quali si aggiunge una pietanza speciale. Un inchino a un maestro, una dedica alla nonna, un tributo alla memoria o un saggio della personale filosofia culinaria.
Un omaggio al mare sono per esempio gli spaghetti tiepidi con mazzancolle e ricci di Stefano Cerveni della Terrazza Triennale - Osteria con Vista, affiancato da Matteo Ferrario.
Mentre Claudio Sadler sceglie come piatto del cuore la scaloppa di baccalà in crema di topinambur e champignon con polenta di Storo. Non dimenticando di proporre i maccheroncini di pasta fresca con caponata e sardoni affumicati.
Roberto Conti del Ristorante Trussardi alla Scala va invece dritto sulla tradizione, arricchita da un tocco di evoluzione: la "milanese in carpione" con rucola e pomodoro. Non trascurando riso agli agrumi con scampi e ginepro; e lampone, parmigiano, caviale e dragoncello.
E Andrea Berton? Porta la sua lasagna di crostacei. Ossia un velo sottile di pasta posizionato su un letto di crostacei provenienti dal Mare Nostrum. Non mancando di rendere omaggio al merluzzo, cucinato arrosto con gazpacho annesso.
Francesco Germani del Balthazar di St. Moritz propone invece battuta di cervo, cognac, ostriche e mela verde come special dish. Arricchendo il suo menu con orzo, Champagne, salmerino di fonte alla brace ed estratto di crescione, nonché con la pluma di maialino, tamarindo, piselli e rafano.
Intanto, Keisuke Koga e Guglielmo Paolucci del Gong rammentano Antonio Guida con un “Piccione sulla via di Seta”. Traduzione: piccione arrosto, rapa al tosazu, quinoa, crema di pan di spezie cinesi e foie gras. Ma mettono a punto pure la ricciola hamachi del Pacifico, affumicata con legno di melo e servita con salsa sumiso. Nonché il misto di ravioli al vapore: raviolo di pasta allo zafferano con ripieno di maiale char siu; raviolo di pasta al nero di seppia con ripieno di calamari e uova di salmone; e raviolo ai gamberi.
E sempre per rimanere in Oriente? Nobuya Niimori del Sushi B presenta sia il classico sushi sia il temaki di anguilla. Mettendo in menu pure il tataki di salmone.
Merluzzo nero mantecato, polenta soffiata, cipolla dolce e bruciata, peperoni al Martini e piselli al wasabi poi per Andrea Provenzani de Il Liberty. Che dà anche la sua interpretazione della carne “all’italiana”: lombatina di vitello rosa al grué di cacao, fondo di vitello al Marsala, peperone crusco e ’nduia.
E la Langosteria? I suoi chef Domenico Soranno e Denis Pedron propongono il piatto dell’anima - orecchiette con crema di fave, crostacei e frutti di mare - ma pure quello della mente: tartare di gamberi rossi con centrifuga “JYC”. Oppure? Scampo arrosto e gazpacho.
Carpaccio di cernia, stracciatella affumicata, agrumi e mandorle tostate per Giuseppe Postorino del ristorante Da Noi In, l’oasi gourmet del Magna Pars Suites. Anche se il menu rivela pure rombo, funghi, foie gras, limone; e ravioli "pizzicati" al nero, quattro crostacei e polvere di pomodoro.
Luca Seveso e Giuseppe Rossetti del Maio Restaurant - all’ultimo piano della Rinascente - propongono invece gnocchi di patata ripieni di foie gras, mela verde, pinoli e maggiorana; risotto allo zafferano, crudo di gamberi rossi e Campari; e “Pastrami Revolution”, ossia punta di garronese veneta cotta per 72 ore con toma in tempura, zucca fermentata e bagnetto verde.
Undici case gourmand. Più un’altra. Davvero sui generis. Abitata da uno chef e da un pizzaiolo. Per una “strana coppia” pronta a dar forma a pietanze capaci di mixare due mondi in una sola tavola: quella dei “Maestri in Cucina con Ferrarelle”. E se i cuochi sono Iside De Cesare de La Parolina di Trevinano, Marco Mattana e Matteo Baldi della romana Trattoria Epiro, Giulio Coppola de La Galleria di Gragnano, e Fabrizio Sepe delle Tre Zucche capitoline, i maestri degli impasti sono Corrado Scaglione dell’enosteria Lipen di Triuggio - un Petra Selected Partner -, Antonio Falco de L’Antica Pizzeria Da Michele, e Francesco Vitiello di Casa Vitiello, a Tuoro, nel Casertano. Per veri e propri chiasmi da assaporare. Vedi la Margherita nel tortello; il cannolicchio di pizza con ricotta, caponata e gambero rosso; il pacchero di pizza fritto con tartare di ricciola e salsa al crescione e lime; e la pizza in pala romana al limone con vignarola, polpo verace e cremoso cacio e pepe.
Ma non finisce qui. Ad arricchire il palinsesto arrivano i pairing messi a punto dal Birrificio Angelo Poretti. Per scoprire quali birre meglio si abbinano al pesce, ai salumi, ai formaggi e ai dolciumi. Mentre al World Class Bar si alternano i migliori bartender della World Class Diageo Reserve, una delle più esclusive competizioni internazionali. Per creare cocktail a base di rum Zacapa, gin Tanquery N° Ten, tequila Don Julio e whisky Roe & Co. E per chi ama il vino? L’enoteca Trimani arriva con una selezione di oltre una cinquantina di etichette, fiere di raccontare produttori, terroir e vitigni. Nettari versati nei bicchieri Paşabahçe, i calici ufficiali della kermesse.
Infine, per chi desidera il massimo comfort c’è la Vip Lounge, accessibile grazie al biglietto deluxe. Una sorta di salotto-privé dove degustare vini, distillati e Champagne Piper-Heidsieck. In abbinamento ai piatti degli chef. Che vanno dai 6 agli 8 ducati (ogni ducato corrisponde a un euro), eccetto lo special dish, che ha un costo di 10 euro. Gli ingressi alla manifestazione prevedono tre tipologie di biglietti: da 18, 38 e 70 euro. Gli orari: giovedì 10 maggio, dalle 19 alle 24; venerdì 11 maggio, dalle 12 alle 15.30 e dalle 19 alle 24; sabato 12 maggio, dalle 12 alle 17 e dalle 19 alle 24; domenica 13 maggio, dalle 12 alle 17 e dalle 19 alle 23.