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Conoscere il sapore per saperlo comunicare, raccontare e narrare. Questa la mission del master in Filosofia del Cibo e del Vino firmato dall’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Al via il 19 gennaio.
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Conoscere il sapore per saperlo comunicare, raccontare e narrare. Questa la mission del master in Filosofia del Cibo e del Vino firmato dall’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Al via il 19 gennaio.
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Conoscere il sapore per saperlo comunicare, raccontare e narrare. Questa la mission del master in Filosofia del Cibo e del Vino firmato dall’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Al via il 19 gennaio.
“Il cibo come nuova relazione”. Questo il mantra della prossima edizione di una manifestazione pronta a indossare una veste virtuale e interattiva, grazie a una piattaforma in 3D. L’appuntamento per la prima visione è dal 28 ottobre al 2 novembre, per poi restare in Rete fino al 20 dicembre
Conoscere il sapore per saperlo comunicare, raccontare e narrare. Questa la mission del master in Filosofia del Cibo e del Vino firmato dall’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Al via il 19 gennaio.
“Non solo noi siamo ciò che mangiamo. Noi mangiamo ciò che siamo”. Ha le idee chiare e un obiettivo preciso il professore-filosofo-musicista Massimo Donà: “Educare in modo completo e integrale i giovani a farsi carico di una storia e di una tradizione che il cibo e il vino si portano dietro da secoli”. Creando così intellettuali e intenditori doc.
Un master poliedrico e interdisciplinare, aperto agli studenti provenienti da ogni tipo di formazione. Nel segno della massima valorizzazione della diversità colturale e culturale. Sì, perché per raccontare, valorizzare e promuovere un prodotto o un vino non basta solo delinearne superficialmente la carta d’identità. È necessario scoprirne i segni tangibili e le forme simboliche, i link con l’antichità e la modernità, l’arte e la religione, la geolocalizzazione e la globalizzazione, l’economia e l’ecologia, l’etica e l’estetica, l’ermeneutica il web. Come dire: per parlare di enologia e di gastronomia non si può prescindere dalla filosofia, dalla teologia, dall’antropologia, dalla psicologia e dalla geografia. In una fitta trama fatta di materia e immaginario, memoria e avanguardia, radici ed evoluzione, concretezza ed evocazione.
“La tradizione è fatta di universi simbolici e concettuali, che chi vuole comunicare il cibo e il vino italiani deve conoscere alla perfezione”, Donà docet. Ecco allora un piano di studi eclettico e completo, che conta 360 ore di attività didattica, fra lezioni, seminari, laboratori e degustazioni; 300 ore di stage in azienda e cinque visite e partecipazioni ad eventi food & wine. Per una preparazione volitiva e propositiva, capace di forgiare gli illuminati manager di domani. Capaci di promuovere strategicamente e sapientemente l’unicità del made in Italy grazie a una pluralità di linguaggi. Complici docenti del calibro di Donà (“Filosofia del vino”), Andrea Tagliapietra (“Filosofia del cibo”), Massimo Cacciari (“Il cibo e il sacrificio”), Angelo Capatti (“Storia della cucina”), Vincenzo Trione (“Il cibo nell’arte”) e Sandro Sangiorgi (“La vite e la vinificazione”). Solo per citarne alcuni.
Le iscrizioni sono aperte fino all’11 dicembre. L'incipit è fissato per il 19 gennaio 2018. Le lezioni si tengono il venerdì e il sabato (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18), presso la sede di Banca Intesa Sanpaolo Formazione, in via Cechov 50/5 a Milano.
FUORI è iscritto nel Registro della Stampa di Milano con il n. 160 dell’ 11 maggio 2017.
FUORIMAGAZINE® è un marchio registrato di proprietà di Petra srl. I testi sono di Cristina Viggè quando non diversamente specificato. Le immagini ed i video sono degli autori di volta in volta citati quando non liberamente disponibili in internet per la pubblicazione e/o divulgazione.