Compie quarant’anni il Sigep. Confermando la sua maturità e la sua voglia di rappresentare il più autorevole hub internazionale nel settore del dolce e dell’arte bianca. E così, il pay off “40°rty For The Future” è lì a sottolineare il millesimo 2019 del Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè, griffato Italian Exhibition Group e di scena nel quartiere fieristico di Rimini dal 19 al 23 gennaio. Un’edizione densissima di contenuti, di campionati mondiali e di sguardi rivolti al futuro.
E anche Molino Quaglia partecipa. Con l’energia di sempre. E pure con qualche novità. Perché Petra - l’esclusiva farina del molino estense - è cresciuta, è diventata maggiorenne e ha l’età per camminare da sola e imboccare la propria strada. Ribadendo il concetto di non essere semplicemente una farina.
Certo. Petra è materia e immaginario. Studio e ricerca. Formazione, informazione e comunicazione. Un sistema integrato, nutrito di pensieri e di persone, di riflessione e di azione. Un contenitore colmo di contenuti. Un laboratorio di idee in costante movimento. Un salotto dove dialogare e dove tutto è circolare, fluido e in perenne connessione. Come lo stand pensato per il prossimo Sigep, nella Hall B5D5: un agorà fatta per viaggiare attraverso sei isole, dedicate alla conoscenza, alla degustazione e all’incontro con i Petra Selected Partners: pizzaioli e pasticceri facenti parte del prestigioso club voluto dal molino atestino per mettere in rete l’eccellenza. Partners fieri di raccontarsi e di raccontare. Davanti alle telecamere. Ma anche lontano dai riflettori. Uno stand-teatro, nel quale entrare per vivere un’esperienza. Andando via con una manciata di farina, un po’ di lievito madre per impastarla e i consigli per farla diventare grande.
E così, da emergente progetto e startup, Petra compie 18 anni e diviene un’azienda adulta. Il capitolo contemporaneo dei mugnai Quaglia. Sempre orgogliosi di rimarcare il valore profondo della farina. Che perde l’anonimato per assumere una forte identità. Intrisa di memoria storica e di slancio verso la contemporaneità, di tecnologia e di legame con la terra, di rispetto per gli agricoltori e di stimolo per gli artigiani a fare sempre meglio. Una farina in grado di evolvere, lungi dall'essere solo polvere.
Una farina viva. Anzi, Petraviva. Che si presenta in fiera in tre versioni: Bread, Pizza e Colazione. Studiate per una bakery, una pizzeria e una cucina all’avanguardia. Pensate per un modo giovane e moderno di lavorare, nel quale la gestione della maturazione degli impasti si fa più smart e snella, nell’ottica di un’ottimizzazione della produzione. Senza nulla togliere al gusto. Si tratta infatti di farine nate da una lunga ricerca sulla germogliazione assistita dei cereali in bagno di lievito madre. Farine vitali, da scoprire anche grazie a una serie di brevi seminari tecnici presso lo stand. Per comprendere la loro capacità di regalare prodotti ad alto tasso di digeribilità e dal perfetto equilibrio fra sofficità e fragranza.
E anche il Laboratorio cresce e s’ingrandisce. Tenendo sempre fede alla pratica e alla grammatica, alla tecnica e al rapporto umano. Una Scuola del Molino che va ad arricchirsi di nuovi spazi e nuovi corsi. Come quello in programma post Sigep, il 28 gennaio. Una giornata di full immersion nella pizza al piatto. Per partire da zero o per ripartire più preparati. Un focus didattico e pragmatico che getta solide fondamenta, per poi accedere - volendo - all’Università della Pizza. Il tutto supportato da una nuova squadra di g’trainer.
Insomma, al prossimo Sigep 2019 Petra si prepara ad affrontare il suo esame maturità. Forte di tanta esperienza e di quell’ottica visionaria che l’ha sempre posizionata un passo avanti. Anzi, lei guarda avanti. E pensa già a immergersi In Cibum, la Scuola di Alta Formazione Gastronomica del Mezzogiorno d'Italia - firmata dal Gruppo Fmts - che aprirà i battenti la prossima primavera, a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. Con la coordinazione scientifica di Enzo Vizzari e quella didattica di Cristian Torsiello, stella Michelin dell’Osteria Arbustico di Capaccio Paestum. Una nuova sfida nella culla della Magna Grecia. Petra è pronta.
Foto di Enrica Guariento e Thorsten Stobbe