Eppur si muove. Anzi, corre online. Proprio nel tempo sospeso della quarantena e della pandemia, la fame di conoscenza dilaga e l’epidemia del sapere avanza a passi sicuri. Le scuole chiudono (pure quelle di cucina) ma accorciano le distanze, attivando la didattica digitale e ricorrendo a piattaforme di e-learning. Lo stesso vale per le università e i master post lauream. Ma l’isolamento e il cambiamento delle modalità d'apprendimento apportano pure qualche beneficio alla mente. Per esempio, migliorano alcune skills, quali le capacità di pianificazione e di inibizione, ossia l’abilità di allontanare ogni possibile distrazione, tenendo a bada interferenze e informazioni inutili, non rilevanti al raggiungimento degli obiettivi. Senza dimenticare l'upgrade della flessibilità cognitiva. Come sostiene la dottoressa Valentina Tobia, psicologa scolastica e dell’educazione, nonché ricercatrice in psicologia dello sviluppo presso la UniSR, l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
La Fariniera: impasti in un touch
Era lì, nel cassetto. Ma poi è giunto il tempo di tirarla fuori. O meglio, è venuto il momento di aprirla, per far uscire tutto il suo potenziale. Il suo nome? La Fariniera, iniziativa firmata Petra e Università della Farina: una vera e propria scuola online, fiera di indagare un ingrediente tanto comune e tanto discusso. Protagonista di un format che pesca la sua essenza proprio da quella madia (o da quel grande contenitore se si tratta di un molino) pensata per la sua raccolta. Farina. Alimento alla base della dieta mediterranea. A patto che venga combinato con i corretti liquidi o grassi. E a patto d’esser lavorato nel migliore dei modi. Per dar forma a prodotti genuini, salutari e nutrizionalmente equilibrati. Da qui l’idea di veri e propri seminari interattivi (previa iscrizione, a pagamento e numero chiuso), studiati per innalzare la conoscenza di chi impasta. Soprattutto a casa. Si parte giovedì 16 aprile, dalle 14.30 alle 17.30, con un focus sulle pizze in teglia e sulle focacce casalinghe. Ma attenzione, l'accesso all'aula digitale proseguirà per tutti i giorni lavorativi, fino al 24 aprile. Per far domande e discutere in gruppo con gli altri partecipanti. Alzando la mano. Proprio come a scuola. Il tutto con corredo di lavagna, schemi, video, testi, test di comprensione. Insomma, una vera mediateca a portata di tastiera. Qui tutto sul corso inaugurale e sulle sue offerte vantaggiose.
Lezioni in Rete. Ma pure lezioni sui social. Da vivere in diretta (e gratuitamente), seguendo l’account Instagram @farinapetra, tutti i giorni, alle 15.30. Il bello? Quello di poter assistere come semplice spettatore; di inviare prima delle domande (compilando l’apposito modulo); di intervenire con alcuni quesiti live, oppure di lavorare dal vivo (prenotandosi, grazie al form ad hoc). Lasciandosi guidare dai g’trainer del molino: da Giulia Miatto a Luca Giannino, da Giovanni Marchetto a Nicola Borra, passando per Simone Calore. “G” come fantasma, ossia coach professionisti che abbandonano egocentrismi e divismi per mettersi a completa disposizione del fruitore finale. Che, tra l’altro, può rivedere la puntata per le 24 ore successive alla diretta (sempre sulle stories di @farinapetra), ma anche nell’aula virtuale e fra gli scaffali digitali della fariniera.it. Dove vengono raccolti tutti i video (e tutte le info). E se già si sono indagati molti argomenti (dal lievito madre agli impasti per pani soffici, della pasta all’uovo alla pizza in padellino con Petra Evolutiva, fino alla colomba e alla frolla integrale), il palinsesto annuncia incontri a tu per tu con la pasticceria “integrale” a tutta farina Maiorca (il 15 aprile) e con la pinsa romana (il 17 aprile).
Poi, per acquistare la farina, basta andare su shop.farinaearte.it e fare il proprio ordine. Per veder giungere at home i sacchi… parlanti. Certo, con le confezioni si può persino dialogare, preziose come sono di un QrCode, o meglio, di un PetraCode: una finestra spalancata su tutto l’ecosistema digital di Petra. Una nuova connessione fra il consumatore e i tecnici del molino. Un canale privilegiato per scoprire ricette, consigli, suggerimenti e tabelle nutrizionali. Per “studiare” ed essere costantemente aggiornati.
Congusto multimediale
Ma anche altre culinary school hanno presto aderito alla modalità Fad, acronimo per formazione a distanza. Un esempio su tutti? Congusto Gourmet Institute, il campus milanese fondato da Federico Lorefice e diretto a livello didattico da Roberto Carcangiu. Merito della scuola? Quello di aver saputo tradurre una situazione di emergenza in un modello d’apprendimento avanzato. “Abbiamo deciso di trasformare un problema in un’opportunità e rispondere all’emergenza con tutto l’impegno possibile per mettere a proprio agio gli studenti. Le lezioni online, che vengono fornite attraverso la piattaforma già in uso alla scuola e agli allievi per lo scambio di documenti in formato digitale, sono quelle più teoriche. Perché non dobbiamo dimenticare che nel mestiere di chef la teoria ha un valore molto importante. A tal punto da dedicare a questi aspetti lezioni di tre o quattro ore ciascuna, durante le quali il docente è collegato in tempo reale e interagisce attivamente con gli allievi”, spiega Federico. Della serie, se viene meno il vissuto, il link quotidiano risponde all’appello.
Non solo. Congusto ha pensato di affiancare alle lezioni virtuali - che avvengono sulla piattaforma WeSchool, richiedono la registrazione degli studenti e hanno piena valenza didattica - anche una serie di approfondimenti e contenuti extra, attraverso podcast e chat sui principali sistemi di messaggistica. Pe rispondere a eventuali dubbi e domande, e persino per sostenere test intermedi di valutazione. Pronti a sostituire il classico compito in classe. E tenendo fede a un modus comunicandi adatto a un’audience giovane e dinamica. Come quella dei futuri cuochi. E per qualche conversation professionale? Voilà dirette Instagram collegandosi a @campscongusto, alle 14.30. Molti gli chef già stati ospiti, da Giancarlo Perbellini a Michelangelo Mammoliti, passando per Andrea Berton. Prossimi special guest: Elio Sironi, il 17 aprile; e mister Carcangiu, il 21 aprile.
Lo Champagne scorre online
Nobile, aristocratico, signorile e raffinato, lo Champagne si fa democratico e accessibile più che mai. Svelando tutto di sé. Come? Con un percorso formativo raggiungibile in un clic: champagne-mooc.com, proposto in otto lingue (italiano incluso) e lanciato dal Comité Champagne, l’organizzazione interprofessionale che riunisce tutti i viticoltori e tutte le maison del celebre nettare d’Oltralpe. A guidare l’iter: Jérémy Cukierman, Master of Wine 2017, nonché diversi protagonisti della filiera. Un corso performante, accessibile 24 ore su 24, sette giorni su sette, articolato in 54 video (della durata di circa cinque ore totali) suddivisi in un poker di tematiche: “Diversità e degustazione”, “L’elaborazione dello Champagne”, “Il Terroir Champenois” e “Storia ed Economia dello Champagne”. Per un viaggio fra vigne e cantine, segreti e misteri, origini ed evoluzioni del re dei vini. E al termine di ogni sezione? È previsto un quiz per valutare il livello di apprendimento.
Un corso, nella sua versione classica, completamente gratuito. Perfetto non solo per gli appassionati, ma pure per enologi, enotecari e operatori del turismo. E per chi ne volesse sapere di più? Non manca la versione premium (a 49 euro): upgrade che si arricchisce di altre cinque ore e di tanti contenuti. Firmati da chef stellati, sommelier, storici, produttori e ricercatori. Inoltre, una volta concluso il corso premium e superato il test, viene rilasciato lo “Champagne MOOC Certificate”, pronto ad attestare l’alto grado di conoscenza raggiunto.
La birra a portata di mouse
Malto e luppolo prendono una cotta per il web. E Unionbirrai lancia ufficialmente la UB Academy. Formazione a distanza che accende i riflettori sulla birra artigianale italiana. “UB Academy era già nei nostri programmi, ma siamo riusciti ad accelerare i tempi perché volevamo dare la possibilità ai nostri soci e corsisti di continuare la formazione anche in questo periodo di lontananza. Guardiamo però anche al futuro: abbiamo voluto creare una piattaforma interamente di proprietà di Unionbirrai senza affidarci a server di pubblico dominio, in modo da poterla implementare anche nei prossimi anni, offrendo sempre più contenuti”, precisa Simone Monetti, segretario nazionale di Unionbirrai, associazione di categoria che guarda con energia al domani dei piccoli produttori artigianali indipendenti.
Ecco dunque un portale - sviluppato insieme a Moodle - accessibile a tutti i soci e agli iscritti ai corsi di degustazione del primo semestre, sospesi a causa dell’emergenza Covid. Un’aula magna virtuale che mette a disposizione contenuti live e on demand. Veri e propri webinar da seguire in diretta o in differita (grazie alle registrazioni) per scoprire tutto sulla birra: dalle peculiarità agli stili, dalle origini alle leggi, fino agli abbinamenti. Senza dimenticare percorsi orientati a temi di attualità e normative vigenti.
Cocktail… in un clic
No. Non va in stand by. Ma rimodula la sua frequenza e si sintonizza sul 2.0. Nonsolococktails, la scuola per bantender (ma anche spazio di co-working) voluta da Mattia Pastori, si trasforma in una Web Academy iper dinamica. Grazie a un calendario di masterclass e incontri da vivere direttamente dal divano di casa. E seguendo differenti ascensori di conoscenza. Ecco allora i percorsi formativi più complessi, scanditi in tre categorie: “Classic Bartender”, per imparare l’abc della mixology, non trascurando qualche incursione nella fermentazione; “Modern Bartender”, per scoprire le tecniche più innovative, in un perfetto link fra i mondi del bar e della ristorazione; e “Barmanager Program”, pensato per una formazione manageriale dell’imprenditore, pronto a conoscere anche tutte le regole dell’accoglienza e a costruire una drink list vincente. Il tutto guidato da Pastori, Alessandro Melis e altri nomi del bartending italiano.
Invece, per chi volesse far focus su particolari aspetti, arrivano interessanti webinar: seminari live di due ore, ad alto grado formativo e informativo. Si parte il 15 aprile, dalle 10 alle 12, con Terry Monroe, la madame di Opera 33 (in via Farini, a Milano), e la sua “Speziology The Alkemist Bartender”; per continuare, sempre il 15 aprile, dalle 15 alle 17, con la “Gestione del personale” (entrambi i corsi a 37 euro). Mentre il 6 maggio, dalle 10 alle 12, è la volta di “Ospitalità e non solo”, e dalle 15 alle 17 di “Aperitivo che passione” (entrambi a 18 euro). E per gli amanti di Instagram? Dirette online da seguire su @nonsolocockatils. Come quella del 17 aprile, alle 17, in collegamento con New York e Giaime Mauri.
“Ho deciso di lanciare la Nonsolococktails Web Academy per proseguire le attività di formazione della scuola anche durante il periodo di quarantena da Covid-19. Il mondo digitale offre la possibilità di seguire corsi e di connetterci da ogni parte del mondo. Questo periodo mi ha dato l’occasione di sperimentare nuove strade per portare avanti il lavoro. Un percorso, quello di digitalizzazione della scuola, che sicuramente intendo proseguire e implementare anche una volta terminata questa situazione d’emergenza. Inoltre, il fatto di aver deciso di proporre i webinar in diretta è un plus, perché il live crea una sensazione di vicinanza, seppur virtuale, con le persone che seguono il corso e che hanno la possibilità di interagire con domande e commenti”, spiega Mattia. E proprio qui sta la grande bellezza della tecnologia: rafforzare il senso dell’unione, nonostante le distanze.
Foto di Petra by Carlo Baroni, Marco Gallocchio, Enrica Guariento, Thorsten Stobbe e Paolo Terlizzi
Foto Champagne by Comité Champagne