Fa il giro del mondo S.Pellegrino Sapori Ticino. O meglio, è il mondo ad arrivare nel cantone più italiano della Svizzera. E lo fa per la dodicesima edizione di una manifestazione che da sempre accende i riflettori sull’alta cucina e sulla valorizzazione del patrimonio alimentare locale. Anche ospitando i migliori chef del panorama internazionale. “Capaci di cucinare col cuore”, precisa Dany Stauffacher, il deus ex machina del festival. Che quest’anno punta sulle tradizioni culinarie etniche. Quelle tipiche di un popolo. Lontano o vicino che sia dal nostro. Ma pur sempre diverso dal nostro. E per questo fonte inesauribile di conoscenza.
Il risultato è un programma denso e prezioso, che inanella 21 eventi, allagati da una pioggia di stelle Michelin. Dove? Nelle migliori strutture del Canton Ticino (e non solo), dal 9 aprile al 17 giugno. “Un’edizione ricca di spunti e cultura come non mai, voluta non a caso proprio per il 2018, anno che vede Lugano diventare Città del Gusto”, puntualizza mister Stauffacher. Ricordando che proprio l’elvetica urbe, dal 13 al 27 settembre, viene eletta a capitale svizzera della gastronomia. Nonché scenario di una serie di eventi, appuntamenti, mostre, degustazioni e workshop.
Così, S.Pellegrino Sapori Ticino si svela come una tappa di avvicinamento alla Settimana del Gusto settembrina. Il tutto iniziando… oltre Gottardo. Con tre serate in cui sono gli chef ticinesi ad essere accolti dai lussuosi Swiss Deluxe Hotels: il 9 aprile a Zurigo, al Widder Hotel; l’11 aprile a Berna, all’Hotel Schweizerhof Bern e La Spa; e il 16 aprile a Ginevra, al Beau-Rivage Genève. Swiss Deluxe Hotels protagonisti pure del grand opening della kermesse: il 29 aprile all’Hotel Splendide Royal di Lugano. Dove il resident Domenico Ruberto ospita Mattias Roock del Castello del Sole di Ascona, Dietmar Sawyere del The Chedi di Andermatt e Gregor Zimmermann del Bellevue Palace di Berna.
Quella magnifica decina
A dare il via alle cene dallo spirito etnico è mister Anand Gaggan, patron del ristorante che, nella thailandese Bangkok, porta il suo nome: Gaggan, due stelle Michelin, numero uno secondo l’Asia’s Best Restaurants e ospite il 5 e il 6 maggio del Seven Lugano - The Restaurant, regno di Claudio Bollini. Per una full immersion iper sensoriale nella progressive indian cuisine.
Domenica 13 maggio tocca invece alla Spagna, interpretata da Paolo Casagrande del Lasarte di Barcellona, oasi tristellata che vanta la regia del basco Martín Berasategui. Per un incontro ravvicinato fra Mediterraneo e Lugano. Visto che è il Grand Hotel Villa Castagnola ad accogliere lo chef. Complici Frank Oerthle e il ristorante Galleria Arté al Lago.
Il 20 maggio, a Villa Principe Leopoldo di Lugano, è invece la cucina tedesca di Michael Kempf del berlinese Facil (due stelle al quinto piano del The Mandala Hotel) a salire sul palcoscenico diretto dallo chef Dario Ranza.
E il 27 maggio? Si gioca in casa. A entrare nella cucina della Locanda Barbarossa del Castello del Sole di Ascona è infatti il solare Rico Zandonella del Rico’s, nell’elvetica Küsnacht. Affiancato dal resident Mattias Roock.
Si assapora la Slovenia poi il 28 maggio. Quando direttamente dal Pri Lojzetu di Vipava, arriva Tomaž Kavčič. Accolto da Domenico Ruberto, capitano de I Due Sud (quello dell’Italia e della Svizzera) dell’Hotel Splendide Royal di Lugano.
E il 29 maggio? Tocca alle Maldive. Paradiso in cui vive e lavora il vicentino Giacomo Gaspari, alle redini delle cucine griffate PlanHotel, fra spiagge banche e acque cristalline. Giacomo che lascia per un attimo l’eden maldiviano per approdare al The View Lugano, ospite di Mauro Grandi.
Ma dal mare alla montagna il passo è breve. E sabato 2 giugno si sale - col trenino a cremagliera - sul Monte Generoso per assaporare la filosofia Cook the Mountain firmata Norbert Niederkofler, guru del tristellato St. Hubertus di San Cassiano. Cucina italiana da vertigine dunque, in una location mozzafiato quale il Fiore di Pietra, che sboccia dalle mani di Luca Bassan. Ristorante che mutua il nome dall’iconica struttura architettonica in cui risiede, targata Mario Botta.
Giappone, visto con gli occhi di Wicky Priyan, poi il 3 giugno allo Swiss Diamond Hotel di Vico Morcote, presidio di Egidio Iadonisi. Che accoglie Wicky e la sua Wicuisine. Che se ne sta a Milano con gli occhi spalancati a Oriente.
Osserva la Danimarca invece Søren Selin dell’Aoc di Copenhagen. Due nordiche stelle polari (e Michelin) che l’11 giugno illuminano il ristorante Villa Orselina (a Orselina-Locarno), condotto dallo chef Riccardo Scamarcio.
E il 12 giugno? Voilà la cucina francese di Emmanuel Renaut, a capo del tre stelle Flocons de Sel a Megève, in Alta Savoia. Che arriva al Ciani Lugano, per incontrare Nicola Costantini e per annunciare un’esperienza intrisa di charme.
Le “altre” serate
E a proposito di Francia sono proprio i vini d’Oltralpe di Baron Philippe de Rothschild a sposare la creatività di Andrea Migliaccio de L’Olivo del Capri Palace. Quando? Il 16 maggio, al The Secret Spot at Arvi di Melano. In una delle serate “alternative” messe in calendario della manifestazione. Insieme a quella del 17 maggio a Zurigo, a La Bottega di Mario; e a quella del 21 maggio al Metamorphosis di Lugano. Dove prende vita un appuntamento tutto al femminile, orchestrato da Aurora Mazzucchelli del Marconi di Sasso Marconi.
Il 22 maggio è invece Claudio Bollini del Seven Lugano - The Restaurant a lasciare spazio a tre young chef quali David Wälti, Diego Della Schiava ed Edoardo Fumagalli. Mentre il 31 maggio lo stesso Claudio dà voce alla parentesi più pop della kermesse, con un evento a tutti finger food. Altra lounge night il 7 giugno, al Blu Restaurant & Lounge di Locarno a ritmo di stuzzichini fra Ticino e Sol Levante, messi a punto da Davide Asietti e Takuro Amano. Infine, a chiosare il tutto? Il gran galà del 17 giugno al Casinò Campione d’Italia con il dream team degli chef ticinesi.