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Ventesima edizione per il Festival del Prosciutto di Parma. Di scena dal 2 al 10 settembre fra Langhirano e la città creativa per la gastronomia Unesco. Per un tuffo nel sapore più rosa e vellutato della “Bassa”.
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Ventesima edizione per il Festival del Prosciutto di Parma. Di scena dal 2 al 10 settembre fra Langhirano e la città creativa per la gastronomia Unesco. Per un tuffo nel sapore più rosa e vellutato della “Bassa”.
“Il cibo come nuova relazione”. Questo il mantra della prossima edizione di una manifestazione pronta a indossare una veste virtuale e interattiva, grazie a una piattaforma in 3D. L’appuntamento per la prima visione è dal 28 ottobre al 2 novembre, per poi restare in Rete fino al 20 dicembre
Ventesima edizione per il Festival del Prosciutto di Parma. Di scena dal 2 al 10 settembre fra Langhirano e la città creativa per la gastronomia Unesco. Per un tuffo nel sapore più rosa e vellutato della “Bassa”.
Tutta colpa del vento. Il Marino, che vien dalla Versilia, passeggia fra le pinete, supera il passo della Cisa e si tuffa fra i castagneti. Perdendo il suo senso salmastro e arricchendosi di un aroma balsamico e asciutto. Perfetto per avvolgere i prosciutti. Quelli di Parma, s’intende. Che tornano ad essere celebrati per l’ennesima volta. Compie infatti vent’anni il Festival del Prosciutto di Parma, pronto a coinvolgere la città creativa per la gastronomia Unesco dal 2 al 10 settembre, mentre dall’1 al 3 settembre i riflettori sono puntati su Langhirano. Per due weekend all’insegna della bontà in rosa: da annusare, assaporare e osservare. In tutte le sue accurate fasi di lavorazione. Visto che sia i primi due fine settimana settembrini sia quello successivo (il 16 e il 17) sarà possibile visitare direttamente i prosciuttifici, grazie a Finestre Aperte.
Produttori che proprio a Langhirano avranno anche una cittadella tutta a loro dedicata. Per poter presentare e far degustare le loro regali delizie. Il Prosciutto di Parma porta infatti impressa sulla pelle (pardon, la cotenna) la corona ducale a cinque punte. A garanzia di alta qualità. E poi? Ha pure un indelebile tatuaggio sulle cosce (con il codice dell’allevatore e la data di nascita del suino); un timbro a fuoco (quello di identificazione del macello), nonché il suggello d’inizio della stagionatura. Per la massima trasparenza nella comunicazione della filiera. E per l’assoluta sicurezza nei confronti degli estimatori. Che, consumando il prezioso salume, possono assicurarsi gusto, proteine, vitamine, minerali e antiossidanti naturali. Varrà dunque la pena di assaggiarlo. Anche al Bistrò, allestito nel centro storico di Parma. Per goder di bellezza, bontà, cultura e divertimento.
E poi? Ci saranno gli highlight, ossia i momenti cult da non perdere. Anzitutto, l’inaugurazione: l’1 settembre a Langhirano, con una guest star d’eccezione come il party chef Ernst Knam. Fiero di presentare il suo dolce dedicato alla parmigiana kermesse. A cui si aggiunge il concerto live di Francesco Gabbani, sabato 2 settembre, per un po’ di Occidentali’s Parma (ops, karma), e la possibilità di scoprire anche altri prosciutti da mondo. Ospiti speciali della rassegna. Ma non finisce qui. Grazie alla collaborazione con i video maker di Casa Surace, prenderà il via un concorso che metterà in palio un weekend alla scoperta del generoso territorio. Per sentirsi tutti un po’ di Parma.
FUORI è iscritto nel Registro della Stampa di Milano con il n. 160 dell’ 11 maggio 2017.
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