Lui compirà trent’anni nel 2018. Intanto il suo regno ne festeggia dieci. Due lustri di passione, caparbietà e tenacia. Di valori profondi, condivisi con la famiglia. Antonio Pappalardo e la sua Cascina dei Sapori di Rezzato (nel Bresciano) brindano. A un primo decennio all’insegna dello studio, della ricerca, dell’innovazione e della contaminazione. Fra idee e territorio, vicino e lontano, passato e futuro, impasti e topping, croccantezza e sofficità, fuoco vivace e fiamma bassa, forno a legna e forno elettrico. Senza schemi. Per un’esperienza unica e dinamica, che inanella pizze al piatto, in teglia alla romana e da degustazione. Non dimenticando burger e sandwich, preparati con le farine Petra dell'estense Molino Quaglia.
Dieci anni di crescita e di maturazione, di riconoscimenti e di continua dedizione. Celebrati grazie a tre serate all’insegna della cucina d’autore. Due (già avvenute) in compagnia del giovane chef Mauro Zacchetti e di Simone Padoan (dei Tigli di San Bonifacio). E una tutta da vivere ancora: il 6 dicembre, alle ore 20. Prima, con un aperitivo di benvenuto. Poi, con un menu a quattro mani griffato Pappalardo-Nasti. Sì, Gennaro: classe 1975, radici a Napoli, un volo panoramico da Barcellona agli Stati Uniti e un atterraggio finale a Parigi, per far decollare Popine e Bjiou, il suo progetto più prezioso. Un maestro capace di impastare made in Italy e cultura locale, burrata e Champagne.
Un fuoriclasse, capace pure di abbracciare con Antonio un tasting ad alto tasso esperienziale: al pomodoro San Marzano e provolone del monaco; con porchetta e scarola; con polipo, paprika, patata viola e latte di bufala; con sarde arrosto, puntarelle e castagne; e con limousine, marsala, nocciole e friarielli. E per finire? Sandwich alle pere e cioccolato, firmato dal pasticcere di casa (ops, della cascina) Matteo Attianese e accompagnato dal caffè arabica monorigine Sidamo Etiopia 100% della torrefazione Agust di Brescia.
Di grani e di luppoli
Una cena che mette al centro la terra e i suoi interpreti quella del 6 dicembre alla Cascina dei Sapori. Non dimenticando l’acqua (Lurisia) e la figlia del luppolo. Selezionata da un emporio enoculturale quale Ferrowine. Che a Castelfranco Veneto vanta un headquarter con caveau, salotto, sala degustazione, scuola di bartending e negozio di oltre mille metri quadrati. Per un totale di cinquemila etichette beverage e 350 di specialità alimentari. Un importatore di eccellenze, fiero di distribuire in esclusiva (in Italia) le birre by Fyne Ales, nate nelle Highlands scozzesi, vicino al lago salato Loch Fyne. Birre artigianali ed eccezionali. Pronte a esprimersi in qualche inedita variazione. Per una vera “outstanding craft beer”.
La terza tappa del compleanno dell’insegna bresciana è infatti pure la seconda sosta di un tour gourmand che inanella una serie di eventi esclusivi sotto in titolo di Grani & Luppoli - Artigiani della Pizza e della Birra. Un format pensato per far dialogare mastri birrai e maestri della lievitazione. In un incontro ravvicinato di sapienze e conoscenze. Sei gli step totali del percorso, che ha avuto il suo debutto al Grigoris, oasi veneziana siglata Lello Ravagnan. Dove la cantina brassicola è fornitissima e dove sono giunte le belle del Birrificio Italiano, tra i primi a nascere in Lombardia, grazie all’expertise di Agostino Arioli.
Il bello? Che l’iter prosegue nel 2018 con un poker di appuntamenti fragranti.