L’Italia non va ai Mondiali. Ma c’è una regione che indossa la maglia vinaccia, si mette in gioco e scende in campo. Per fare goal a livello internazionale: l’Emilia Romagna. Orgogliosa di lanciare un inedito progetto di comunicazione e di promozione del suo ricco patrimonio enologico. “L’idea è nata una sera, scherzando. Ci siamo detti: e se invece di proporre i vini a tutto pasto li proponessimo a tutto campo, usando la metafora popolare del calcio?”, racconta Luca Gardini. Romagnolo doc - nato a Cervia -, miglior sommelier del mondo 2010, fondatore dei Best Italian Wine Awards e attivo con il progetto gardininotes.com, portale-bussola di wine tasting. Uno che il linguaggio del vino lo conosce e lo sorseggia bene. Un vero coach nel settore. E ora commissario tecnico di un’iniziativa che fa rete. E va in rete.
Come? La formula è semplice: undici squadre-vitigni, undici allenatori-degustatori e undici giocatori-bottiglie per ciascun team monovarietale. Bottiglie assaggiate, selezionate dagli allenatori ed elette ambasciatrici dei differenti territori. Anche rivestendo diversi ruoli: portiere, difensore, libero o mediano. Perché non tutti i vini devono per forza essere dei centravanti. I risultati? Verranno pubblicati sulla Gazzetta dello Sport in concomitanza col Vinitaly (15-18 aprile). Per un vero campionato nazionale… dall’eco globale.
Vini che - nella seconda metà del 2018 - si faranno conoscere al pubblico, grazie a un evento aperto a tutti i winelover. Vini che verranno anche raccontati attraverso i social network e sul blog dell’Enoteca Regionale Emilia Romagna. L’associazione che dal 1978 si dedica alla diffusione e alla valorizzazione della viticoltura emiliano romagnola, coinvolgendo 206 produttori associati. Non dimenticando la corretta educazione al bere. “L’Emilia Romagna vanta una viticoltura distesa, non localizzata. Che segue il percorso della Via Emilia, antica strada romana. Segnando un panorama ampio e sempre diverso”, spiega Pierluigi Sciolette, presidente dell’Enoteca Regionale, che ha sede nella Rocca Sforzesca di Dozza, città dipinta proprio sul confine fra Emilia e Romagna. Quasi a creare un trait d’union fra i due territori. Rocca che ospita pure una mostra permanente di circa mille etichette regionali, proponendo percorsi di degustazione e formazione. Nonché vendita diretta al pubblico.
Insomma, una regione poliedrica e un’Enoteca Regionale altrettanto dinamica, diretta da Ambrogio Manzi. Che intanto svela gli undici vitigni attori del match: pignoletto, lambrusco di Sorbara, fortana, albana, trebbiano, spergola, malvasia, gutturnio, lambrusco reggiano, ortrugo e sangiovese. Mentre i giornalisti-comunicatori-sommelier spaziano da Pier Bergonzi - firma della GazzaGolosa - a Daniele Cernilli, da Andrea Grignaffini ad Antonio Paolini, da Luciano Ferraro ad Adua Villa, da Andrea Gori a Fabrizio Carrera, sino a Christy Canterbury, Othmar Kiem e Raoul Salama.
Un progetto ambizioso, pronto ad unirsi a CartaCanta, che mira a premiare le carte di tutti quei ristoranti, enoteche, bar, agriturismi, hotel e stabilimenti balneari - in patria e non solo - impegnati in una regionale offerta enologica altamente qualificata. Non trascurando il format InCantina, con il quale l’Enoteca Regionale è approdata a Francoforte. Creando un headquarter-ristorante che è al contempo enoteca e food & wine store vocato all'enogastronomia emiliano romagnola.