Ebbi la fortuna di conoscerlo. Lo scorso anno a Trani, nello splendido scenario de Le Lampare al Fortino. A presentarmelo fu proprio patron Antonio Del Curatolo. Il suo giovane e timido sorriso mi conquistò all’instante. Poi fu la sua cucina a corteggiare la mia mente. Scampo e porcino (fritto e alla brace) con caciocavallo e riduzione di lamponi; pasta maritata con moscioli di Portonovo, scorfano e colatura di alici; gelato alle cime di rapa, orecchiette dolci soffiate e crumble di pane alle acciughe. Sapeva osare e aveva le idee chiare Raffaele Casale: uno chef campano orgogliosamente in Puglia. Fiero di crear pietanze mediterranee, solari, meridionali. Poi, in un istante, le luci delle lampare si sono spente. E un incidente con l’amata moto l’ha portato via. A soli 28 anni.
Ma quelle luci si riaccendono: martedì 26 settembre, quando tutto lo staff dell’insegna tranese approda in Lombardia, a Villa Necchi alla Portalupa, signoril dimora d’epoca immersa nel Parco del Ticino. La volontà? Quella di rendere omaggio a Raffaele in una cena che lui stesso aveva profondamente desiderato, studiato e programmato. Insieme al collega Antonio Danise, executive chef della residenza pavese: campano pure lui e pure lui facente parte dell’associazione Chic - Charming Italian Chef. E così, la soirée gourmet si farà. Per ricordare l’amico Casale e per far del bene al prossimo: grazie a Chic for Charity, progetto nato per donare una miglior qualità di vita ai malati di Parkinson. Tant’è che parte del ricavato della serata verrà devoluto alla onlus Fondazione Limpe.
Si inizia con un aperitivo in veranda e con un incipit goloso in compagnia dell’elegante Classese millesimo 2009 (metodo classico a base di pinot nero) dell’azienda agricola biologica Quaquarini Francesco. I cui nettari sfilano lungo tutto il dinner. Voilà cannolo di birra con battuta di fassona, caviale Volzhenka, crumble al parmigiano reggiano riserva e maionese alla senape antica by Danise; nonché triglia, spinacino, mandorle, limone e zenzero by Casale. Si prosegue poi sulla via del risotto. Anzi, del Riso Buono carnaroli con i marroni dei Dossi di Remondò, vaniglia e petto d’oca. Per un inchino all’autunno firmato da Antonio. Mentre Raffaele propone il suo tortello cacio e pepe con gambero rosso e tartufo. Intanto, nel calice giunge la Bonarda dell’Oltrepò Pavese “La Riva di Sass”: solfiti free e figlia di uve barbera, croatina e ughetta di Canneto.
E Casale sigla pure il secondo piatto: un’ombrina di amo con carciofi, aglio nero e lampascione fritto. Per un saluto (dalle stelle) alla Puglia. Grazie pure alla complicità dell’armonioso e delicato Riesling in abbinamento. È invece mister Danise a griffare il dessert: un cremoso al cioccolato araguani, perlage di frutto della passione e croccante di cacao amaro. Perfetto con il Sangue di Giuda “Vigna Acqua Calda”. Intenso e persistente, con spiccate note di frutti rossi. Ideale anche con la piccola pasticceria che chiosa la cena.
L’appuntamento è per le 20 a Villa Necchi alla Portalupa. E il costo della serata è di 65 euro a persona, tutto incluso.