Anche le birre viaggiano. E insegnano a viaggiare. Cogliendo impressioni, sensazioni ed emozioni dei Paesi che incontrano. Per poi raccontarle in sorsi. Lo sa bene il Birrificio Angelo Poretti che al fascino del partire e del tornare ha dedicato ben tre birre, ambasciatrici delle terre di cui portano impresso lo stile brassicolo: Le Oltreconfine, della linea 9 Luppoli.
Ecco allora l’American IPA, ad alta fermentazione e dal carattere esplosivo. Una birra dall’amaro accentuato e dall’aroma floreale e fruttato. Un’India Pale Ale dal tono ambrato che dialoga al meglio con formaggi erborinati e carni saporite. Luppolo dominante? Il cascade. Più delicata la Belgian Blanche, una bianca vivace, figlia del frumento e dell’alta fermentazione. Segni distintivi? Sfumature speziate, unite a un corpo morbido e rotondo, nonché l’utilizzo principale del luppolo sorachi age. Per una belga dalle idee chiarissime, ideale per accompagnare insalate e tempure di pesce e verdure. Alla Boemia è invece dedicata l’ultima nata in casa Poretti: la Bohemian Pils, dalla schiuma fine, dall’aspetto limpido, dall’amaro vigoroso e dagli accenni decisamente speziati. Una birra indicata per sposare gorgonzola e lardo, pollo al curry e carni bianche arricchite da condimenti dal gusto dolce. A determinarne la personalità? Il luppolo saaz, la cui patria è la cittadina ceca Zatec.
E sono proprio Zatec e Praga, capitale delle Repubblica Ceca, ad aver accolto tre igers, fra i più quotati della comunità italiana di Instagram: Paolo Balsamo, Mattia Bonavida e Cinzia Gabriele. Mission? Documentare incontri, scorci, paesaggi e assaggi attraverso post e live stories. Della serie, narrare in modo originale e contemporaneo una storia lunga più di un secolo e mezzo. Sì, perché fu verso la metà dell’Ottocento che Angelo Poretti, founder della maison che porta il suo nome, partì alla volta della Mitteleuropa. In primis, Baviera, Austria e Boemia. Per imparare l’arte del far bene la birra. Là dove la birra era (ed è) un must. E i tre igers, partendo dallo stabilimento Jugendstil di Induno Olona, nella varesina Valganna, non hanno fatto altro che ripercorrere l’iter del visionario Angelo. Comunicando col linguaggio dei millennials. “Questo perché abbiamo ben chiaro a chi ci rivolgiamo, un target di persone attive, digitali, curiose, desiderose di provare nuove esperienze”, spiega Serena Savoca, marketing manager di Carlsberg Italia.
Il bello? È che tutto è stato immortalato virtualmente. E anche materialmente. Le foto inedite sono state infatti stampate ed esposte al Mudec Bistrot di Milano, guidato dallo chef Enrico Bartolini. Scatti meditati e da meditazione, da ammirare nel locale di via Tortona 56 fino al 10 giugno, nella mostra #luppoliOltreconfine - un viaggio in Boemia. Per respirare la grande bellezza dell’altrove, in un contesto “contemporary classic”.