“Quello di Dorelli Milano? È un gelato artigianale dallo spirito emozionale”, spiega Marco Luigi Battaini, uno dei fondatori del brand che ha già al suo attivo tre insegne: una nel cuore del capoluogo lombardo, in corso Magenta 27; una a Novate Milanese, in via Stelvio 25; e un’altra ancora a Settimo Milanese, in via Gramsci 41.
“Abbiamo scelto un nome di fantasia, con un suono dolce, capace di rimandare al forte concetto di italianità” precisa l’altro socio Roberto Larocca. Facendo ben comprendere come dietro a Dorelli Milano ci sia una vision ben precisa, fatta di simpatia, empatia, professionalità, internazionalità e identità. Incarnata in veri e propri “corner del gusto”, spazi esperienziali che mixano luce, minimalismo, colori pastello, dettagli rassicuranti e mood contemporaneo.
Tradizione e sperimentazione. Espressa in una nuovissima proposta, che va in scena tutti i giovedì d’estate (dalle 18 alle 21) nella boutique meneghina: un aperitivo all’insegna del gelato pairing (a 5 euro). Protagonisti? Da una parte, un gelato un po’ salato. Dall’altra, un vino liquoroso, figlio della della Valle del Douro, nel nord del Portogallo: il Porto Sandeman. Quello che porta in etichetta il tabarro di Jerez, il sombrero e l’iconica copita (distribuito da Pernod Ricard Italia). Porto, che nella versione Fine Ruby - robusto, rubino e dalle nuance di prugna e frutti rossi - incontra una raffinatissima crema verde di capra. Traduzione: un gelato realizzato utilizzando un erborinato di capra conservato in cera d’api. “Che noi serviamo accompagnandolo con una cialdina salata gluten free”, puntualizza mister Battaini. Ricordando che tutti i prodotti Dorelli sono senza glutine. Ma pure senza grassi, additivi e aromi artificiali.
Porto Sandeman Fine Ruby che torna. Tutti i giorni. Entrando direttamente nel gelato, proposto nella linea "Prestige", ossia fra i gusti gourmet. Un gelato dolce e sorprendente, a partire dalla sua texture vellutata. Si tratta infatti di un gelato a base latte (della Latteria Sociale Valtellina), arricchito da una crema preparata con uova e zucchero, alla quale viene aggiunto gradualmente - nel mantecatore - il vino Porto. Un gelato intrigante, da provare in cono o in coppetta “Allegria”. Che è la proposta small di Dorelli. I cui “contenitori” variano nome e grandezza aumentando il grado di emozionalità. Così “Euforia” conta due gusti (e 120 grammi), “Gioia” ne abbraccia tre (da 180 grammi) ed “Estasi” ne inanella quattro (da 230 grammi).
Un sodalizio perfetto quello fra la gelateria milanese e il Porto portoghese, per rendere onore a un modo nuovo di consumare il gelato: non solo dolce e non solo a merenda, ma pure per un aperitivo o un dopocena con gli amici. Insomma, un “Sandeman Summer Sundae”, che consiglia altri abbinamenti interessanti. Come quello fra il gelato alla crema di arachidi (dai sentori tostati) e una copita di Porto Fine White, dalle note di vaniglia e dall’esotica trama di frutti tropicali. Un Porto luminoso, che ben incontra pure le sfumature di castagna e caffè del cioccolato fondente Guayaquil di Cacao Barry, sublimato in un sorbetto prezioso di scorze d’arancia caramellata. Mentre la forza del rubicondo Fine Ruby sposano piacevolmente la crema Ribeira, in equilibrio fra gli aromi intensi e lievemente terragni del cioccolato Louvre e l’accento agrodolce di una variegatura all’amarena.
Tutta questione di feeling, di sensibilità e di ecosostenibilità. Tutti i packaging di Dorelli Milano sono infatti plastic free. La classiche vaschette da asporto in polistirolo hanno lasciato spazio a quelle in canna da zucchero. Cannucce e cucchiaini sono compostabili e sacchetti, tovaglioli, bicchieri, coppette e barattoli sono riciclabili. Come quelli della gamma “Home”, scrigni per gelati che vantano una particolare tecnica di mantecatura che li rende adatti ad essere conservati nel freezer di casa. Ma pure pronti al consumo nel giro di cinque minuti.