Se Roger Federer fosse un drink? Sarebbe indubbiamente un sofisticato ed elegante Martini Cocktail. Mentre Novak Djokovic somiglierebbe più a uno scattante e nevrile Gin & Tonic. Protagonisti indiscussi dell’ultima finale di Wimbledon (la più lunga della storia del torneo inglese), i due campioni tornano idealmente in campo l’8 e il 9 settembre, sotto forma dei due drink cult della mixology internazionale. Pronti a sfidarsi a colpi di barspoon in un vero e proprio match di tennis su tappeto verde: alla MegaWatt Court di Milano (nel quartiere Barona), dove va in scena la settima edizione di theGINday, kermesse interamente dedicata al celebre distillato al ginepro. A firmare l’evento? Il format bartender.it: network, hub, consulting, magazine (con mixologist.it), bar catering (con thebar.it) di riferimento del sempre più evoluto universo del bere miscelato. Un progetto rivoluzionario, nato idealmente nel 2006, partito digitalmente nel 2009 e voluto da Luca Pirola, Dario Comini, Agostino Perrone e Dom Costa, col preciso intento di dare una shakerata al mondo del sorso.
E così il Martini Cocktail e il Gin & Tonic lanciano i loro ace. Sul main stage della location, ciascuno con la propria postazione attrezzata e i propri bartender dedicati. Andando oltre la moda e oltre il mito di James Bond, per proporsi in una veste nuova, matura, raffinata e provocatoria. Certame che prosegue anche fuori dal “campo”, nei bar della manifestazione: il più easy e smart Gin & Tonic Bar, allestito alla maniera di un chiringuito da spiaggia, con corredo di sdraio; e il Martini Cocktail Lounge, con poltrone e divanetti verde oliva. Quasi a ribadire che la classe non è acqua. Mentre un terzo bar è vocato alla Negroni Experience. Per festeggiare i cent’anni dell’iconico drink con cento gin diversi, eletti in cento "Negroni" differenti.
Tanto qui di gin ce ne sono a bizzeffe. Basti pensare che dalle quaranta etichette della prima edizione si è passati alle trecento dell’ultima. E nella prossima fa il suo debutto ufficiale l’Engine, gin biologico prodotto in Alta Langa (fra i botanical spiccano anche salvia e limone). Un carburante buono, custodito in una latta da benzina e presentato per l’occasione dallo chef Carlo Cracco.
Molti i seminari, i workshop e le masterclass in calendario. E moltissimi gli special guest. Come Erik Lorincz, orgoglioso di raccontare in Italia il suo Kwãnt, aperto la scorsa primavera all’interno del ristorante londinese Momo, nell’esclusiva Mayfair zone. Non un classico gin joint, ma un luogo nutrito di lusso, stile british e twist tropicale. Ma ad alimentare la juniper experience non mancano maestri del calibro di Dario Comini del Nottingham Forest, il pioniere della miscelazione molecolare. Nonché altri “milanesi”, quali Guglielmo Miriello del Ceresio 7, Edoardo Nono del Rita, Filippo Sisti del Talea, Luca Angeli del Four Seasons, Matteo Rizzolo del Mandarin Oriental, Luca Marcellin del Drinc e Terry Monroe di Opera 33. E se direttamente da Londra giungono Agostino Perrone e Luca Cinalli, dal Piemonte più creativo arriva Fulvio Piccinino, autore anche di un volume che narra la history de Il gin italiano (edito da Graphot) dal Medioevo ai giorni nostri. E poi Mauro Mahjoub del Boulevardier di Monaco di Baviera; la regina del foraging Valeria Margherita Mosca, alla guida del Wood*ing wild food lab; e il flairtender pluripremiato Bruno Vanzan.
Una kermesse piena di energia theGINday, che conta pure uno shop; non dimentica street food e food pairing e si allunga in un “fuori evento” come la #GINcocktailweek, capace di coinvolgere una serie di locali cittadini. E per chi ama il caffè? Voilà la Coffee Mixology area, in tandem con il barista Francesco Sanapo, per assaporare la bevanda noir anche in versione cocktail. A partire dal “Gin Espresso Martini”, naturalmente.
Orari d’ingresso: domenica, dalle 14 alle 21; lunedì, dalle 11 alle 20. I biglietti sono acquistabili in prevendita sul sito ufficiale, oppure in loco: 15 euro per l’ingresso di un giorno e 20 euro per due giorni.
Da annotare in agenda: sempre a Milano, il 27 e e il 28 ottobre tocca a theRUMday e theWHISKYday, per un incontro ravvicinato con canna da zucchero, malto e cereali.