Le ho assaggiate. E in effetti un po’ ipnotiche e abbaglianti sono. Vuoi per il tono acceso dato dalla crema di peperoni, vuoi per il sapore piccantino, vuoi per quel senso di “allucinante” bontà che provocano. Sì, le seppie psichedeliche di Stefano Cerveni del Due Colombe al Borgo Antico (di Borgonato di Corte Franca) le ho provate, tempo fa, in occasione di una cena dedicata alla terra bresciana e andata in scena allo splendido Castello Malvezzi - guidato con maestria dallo chef Alberto Riboldi. Per questo sono curiosa di gustare la versione ancora più hard del piatto: l’anguilla psichedelica, proposta dal geniale Stefano nel menu dell’evento clou della prossima edizione del Festival Franciacorta d’Estate: domenica 18 giugno, fra il parco secolare e le vigne del brolo del bel Palazzo Monti della Corte di Nigoline di Corte Franca.
Un brunch picnic very chic, in cui sono ben 15 gli chef protagonisti: franciacortini, posizionati ai confini e in trasferta. Per un ventaglio food interessante. Vedi la tinca al forno by Andrea Martinelli, che nella sua Trattoria del Muliner a Clusane d’Iseo propone in versione integrale - “aperta dalla schiena”, precisa Andrea, “poi arricchita da burro, pangrattato, parmigiano di 30 mesi ed erbe aromatiche, e messa in forno per circa 45 minuti” - e che durante la domenica del festival trasforma in declinazione street food.
Tinca che ritorna… nel raviolo con burro di malga e formaggella camuna di Ennio Zanoletti (dell’Hostaria Uva Rara di Monticelli Brusati). Ma appetitosa è la grand carte: dalla pancetta di maialino laccata e ketchup di albicocche by Fabio Abbattista (del LeoneFelice e del Vistalago Bistrò de L’Albereta di Erbusco) al manzo all’olio tradizionale, firmato Alberto Bittu (della Trattoria del Gallo di Rovato), e non tradizionale, siglato Marco Acquaroli (della Dispensa Pani e Vini di Torbiato di Adro). Non dimenticando la sarda di lago fritta in crosta, con lattuga di mare e cialda di riso venere by Alessandro Cappotto (di Villa Calini di Coccaglio); gli spaghetti con bottarga di lavarello e spuma d’aglio e olio del Sebino di Attilio Bernacchini (del ristorante Bella Iseo di Pilzone d’Iseo); l’éclair all’olio d’oliva riserva Cappuccini con fonduta di formaggella della Valsabbia e sarde di Monte Isola targato Piercarlo Zanotti; e la sfoglia all’uovo ripiena con vellutata di zucchine e bottarga del Sebino di Fausto Peci (dell’Albergo Rosa di Iseo). Per rendere omaggio al territorio franciacortino. Dai cui confini giungono invece Beppe Maffioli (del Carlo Magno di Collebeato), pronto a preparare un risotto mantecato al Franciacorta con ragù di faraona e tartufo estivo; e Maurizio Rossi (dell’Osteria della Villetta di Palazzolo sull’Oglio), fiero di mettere a punto pasta e fagioli cannellini, pomodorini, basilico ed extravergine dell’orto del Terzo Paradiso. Mentre da un po’ più lontano giungono Vittorio Fusari (de meneghino Pont de Ferr), con il suo lacustre picnic; Fabrizio Albini (appena approdato al milanese The Stage), con la sua pasta fermentata, cavolo cappuccio, speck, rafano e blu di malga, e il pizzaiolo Corrado Scaglione (dell’Enosteria Lipen di Canonica Lambro), con due pizze: una classica e una integrale, impreziosite dai tipici prodotti di Franciacorta. Orgogliosa di presentare nei banchi d’assaggio anche il suo ricco paniere spumeggiante. Una grande domenica all’insegna del gusto, che si conclude con l’aperitivo e con una festa a ritmo di pizza, barbecue e musica.
Ma non finisce qui. Sabato 17 giugno le cantine aprono le porte al pubblico fra degustazioni, visite guidate e micro eventi; le aziende di prodotti tipici svelano le loro eccellenze, e i ristoranti, le trattorie e i wine bar della Strada del Franciacorta propongono il loro personalissimo menu dedicato al festival. Anticipato, nel long weekend che va dal 2 al 4 giugno, da una full immersion nella cultura, alla scoperta dei luoghi più segreti (e spesso inaccessibili) della landa vitata, e, in quello del 10 e 11 giugno, da una due giorni vocata allo sport, fra escursioni a piedi e itinerari in bicicletta. Pedalonga inclusa: pedalata enogastronomica fra bellezze e bontà.