Per dieci anni hanno portato tutti sul Garda. E ora? Sono loro a portare il Garda oltre le sue sponde. Approdando nel capoluogo lombardo. Ed entrando in quel dinamico hub gastronomico che va sotto il nome di Identità Golose Milano.
Così Fish & Chef arriva nella metropoli. Per dar forma a un poker di serate ad alto contenuto emozionale e valoriale. Certo, perché sin dall’inizio la kermesse ideata da Leandro Luppi - patron della stellata Vecchia Malcesine - ed Elvira Trimeloni - illuminata imprenditrice gardesana, alla guida dell’Hotel Meridiana - ha avuto la precisa mission di dar voce culinariamente e culturalmente al terroir del Benaco. Creando un dinamico link fra ristoratori, viticoltori, albergatori e artigiani. Ma anche promuovendo le virtù del pesce di lago e delle tante altre eccellenze del più grande bacino italiano. Nel nome di una cucina responsabile, autentica e sostenibile. “Non solo perché valorizza gli ingredienti e le produzioni locali, ma anche perché sostiene l’economia di un territorio e delle sue imprese”, precisa Leandro. Concentrato sull’edizione 2020. Decisamente on the road. Un’undicesima edizione-spartiacque. Fra un prima, profondamente local, e un dopo, che promette di farsi sempre più glocal.
Milano dunque. In compagnia di otto chef e due pasticceri del nutrito Dream Team lacustre. Si parte lunedì 28 settembre con il deus ex machina Luppi; Massimo Fezzardi, astro Michelin dell’Esplanade di Desenzano del Garda; e Carmelo Di Novo, alle redini della pasticceria che porta il suo cognome a Manerba del Garda. A tavola: rocher al foie gras; un omaggio a Marchesi, ossia spaghetto al nero, caviale e olio extravergine del Garda; e lingua di vitello, ricotta di bufala, salmerino e pesto di crescione by Fezzardi. Mentre Luppi presenta fake tomato; pesce gatto, spezie e melagrana; manzo, gin tonic e lampone. E Carmelo chiosa con il suo must: la torta delle rose. Nei calici: le etichette - delle linee Sogno, Desiderio e Incanto - della cantina Mesa, fondata da Gavino Sanna nel basso Sulcis e ora facente parte del Gruppo Santa Margherita. Presente agli appuntamenti anche con altre realtà vinicole.
Sono infatti i vini (Lugana in prima fila) di Cà Maiol ad accompagnare le pietanze della seconda cena, in calendario martedì 29 settembre. Quando ai fornelli si posizionano Stefano Baiocco, due stelle Michelin a Villa Feltrinelli, a Gargnano; Andrea Costantini, alla regia del Regio Patio ed executive dell’Hotel Regina Adelaide di Garda; e sempre pasticcer Di Novo. In menu: trota salmonata in civet, funghi prataioli, nocciola e caviale; tortelli di latte, coregone e ibisco by Costantini. Nonché salmerino leggermente fiammeggiato e bouillabaisse con zafferano di Tremosine; e faraona, salsa speziata al lime e lattuga grigliata by Baiocco. Torta delle rose secondo il dolce stil (Di) Novo per concludere in bellezza.
Cambio di scena per lunedì 5 ottobre, quando arrivano Peter Brunel, capitano del ristorante gourmet battezzato con il suo nome e il suo cognome ad Arco, a breve distanza dalla riva trentina del Garda; Giuliana Germiniasi, la madame del luminosissimo Capriccio di Manerba; e Annalisa Borella, alle spalle brigate di caratura internazionale (compresa quella del Mirazur di Colagreco) e oggi pastry chef consultant. Partenza con polenta soffiata e maionese alle uova di salmerino, e chips al bitter Campari. E poi via con tartelletta di polenta, carpione mantecato, gel di aceto affumicato e caviale; e zuppetta di pesci di lago, croccante con la loro tartare e il loro caviale firmati da Giuliana. Mentre Peter si annuncia fra pasta e fagioli alla trentina (crema di fagioli borlotti e patate, ditalini di farro Monograno Felicetti soffiati, lumache, uova di montagna e tartufo nero); e agnello infuso alle erbe, tartufo del Baldo, chorizo, carote alla grappa Fumo (griffata Evo) e broccolo di Torbole. Il the end lo sigla la Borella, col dolce limone del Garda. In pairing, i vini di Cà Maiol.
Martedì 6 ottobre, la quarta puntata mette invece sul palcoscenico Maurizio Bufi della stellata Villa Giulia di Gargnano; Matteo Felter, alla conduzione del salotto gourmet Il Fagiano ed executive del Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera; e sempre la pastry chef Borella. Entrée a ritmo di chips di riso, maionese di pesce e limone; nonché cuore e lampone. Al desco: il porro biologico e la pancia di vitello brasata “tutto italiano” di Felter. E ancora fusilli, trota, miele e mandorla; e coregone, il suo caviale, agrumi e tuberi by Bufi. Il limone-dessert di Annalisa a suggellar la fine della cena. Impreziosita dalle etichette di Kettmeir, cantina di Caldaro. In una piacevole giostra di chardonnay, pinot bianco, pinot nero e moscato rosa.
Ad arricchire gli appuntamenti: il pane targato Renato Bosco e i distillati di Evo. Le cene hanno un costo 75 euro (vini inclusi) ed è possibile prenotarle su due turni: alle 19.30 e alle 21.