Incontro, dialogo, confronto, incrocio, contaminazione, conversazione. Fra il locale e il globale, il vicino e il lontano, l’oggi e il domani, la materia e l’immaginario, la musica e la letteratura, il teatro e la tivù, il dire e il sentire, il fare e il pensare, il toccare e l’assaporare. In una vera e propria sinestesia culturale. Così è Collisioni, che per il 2017 annuncia Un’ottima annata, concentrata dal 14 al 18 luglio, con un’extra data il 27 luglio. Dove? A Barolo, nel cuore delle Langhe, patrimonio Unesco insieme ai paesaggi vitivinicoli di Roero e Monferrato. Direttore artistico: Filippo Taricco.
Un festival agrirock capace di concentrare il battito della terra e gli applausi degli uomini, il vento e il vino, il sole e i sorrisi, il lessico e le nuvole. Prendendo a prestito una rubrica de la Repubblica firmata dal giornalista e scrittore Stefano Bartezzaghi. Uno dei tanti protagonisti della prossima edizione di Collisioni, pronto a esprimersi nel monologo Le Quattro Parole del Mago Silente. Insieme a lui, a susseguirsi in una serie di face to face con il pubblico (sabato e domenica 15 e 16 luglio), vi sono infatti anche il premio Nobel per la letteratura Gao Xingjian; il premio Pulitzer per la narrativa Jeffrey Eugenides; il regista, sceneggiatore e produttore Paolo Virzì; l’attore Matt Dillon; il critico d’arte Vittorio Sgarbi. E ancora Mauro Corona, Dave Eggers, Jonathan Coe, Giorgia, Elisa, Paola Turci, Tommaso Paradiso, Luca Argentero, Luca Barbareschi, Roberto Vecchioni e molti altri cantautori, musicisti, pop star, letterati e persino chef stellati come Antonino Cannavacciuolo. In un crossover fra le arti, senza schemi, stereotipi e confini tra i differenti rami del sapere. Mentre sul maxi palco si avvicendano i maxi concerti della kermesse. Si parte il 14 e il 15 luglio con le due performance siglate dal terzetto Daniele Silvestri, Carmen Consoli e Max Gazzè; per proseguire il 15 con i Placebo; il 17 con Robbie Williams; il 18 con Renato Zero; e il 27 con The Offspring. Per sei speciali serate di mezza estate. A cui si aggiungono le esibizioni live di Ed Menichella, Yolomitas, Previusley e Seawards.
Ma non di soli suoni e parole vive Collisioni. Cibi e bevande hanno anch’essi un ruolo fondamentale. Ecco allora, allestito nel cortile del Castello di Barolo (sede pure dell’Enoteca Regionale del Barolo e del WiMu, il Wine Museum), il palco wine&food, ribalta prediletta per un incontro ravvicinato dell’insolito tipo. Fra calici e piatti, pizze e vini, note e aromi, cuochi e comics. Mentre rivelazioni e degustazioni proseguono nei numerosi stand dedicati alle eccellenze del made in Italy. Per un lento passeggiare all’insegna dell’assaggiare.
Un palcoscenico e un parterre gustosi quelli di Barolo, che rientrano in una visione più ampia della valorizzazione del ricco patrimonio vinicolo piemontese e italiano: il Progetto Vino, voluto e portato avanti dal suo direttore creativo Ian D’Agata (giornalista, senior editor di Vinous, nonché vincitore, con il volume Native Wine Grapes of Italy , del Wine Book of the Year by Louis Roederer International Wine Writers’ Awards). Una mission importante quella griffata D’Agata, didattica e dinamica, vocata alla comunicazione e alla divulgazione del variegato tesoro enologico del Bel Paese. Come? Virtualmente e realmente: grazie alla piattaforma W.E.B. (Wine Educational Board), una sorta di wine club con tanto di comitato di espertissimi, sito online e piano annuale di eventi e appuntamenti. Ma anche direttamente sul campo della kermesse rural-rock, creando una liaison fra i consorzi di tutela, le cantine e i produttori (da un lato) e gli esperti internazionali del settore (dall'altra). Vedi giornalisti, sommelier, importatori e buyer in grado di influenzare commercialmente i mercati di riferimento. E tutto attraverso una serie non-stop di private tasting, dibattiti, workshop e visite sul territorio. Un progetto di successo, che da quest’anno contamina anche il food. Divenendo un variegato Progetto Vino&Food, con le medesime dinamiche... a porte chiuse e a mente aperta. A venir coinvolti in seminari, lesson e cene a tema? Chef e patron delle più importanti catene di ristorazione e di supermarket, nonché professionisti e responsabili istituzionali del panorama estero del cibo.
La formula del festival prevede un biglietto ad hoc per i concerti e un ingresso paese.