Una cena fuori dal coro. Un sabato che non è un sabato qualunque. E uno chef illuminato da una stella Michelin. Questi gli ingredienti del social dinner che il 15 settembre va in scena presso la maison franciacortina Guido Berlucchi. L’occasione? Il Festival Franciacorta in Cantina, che torna, per la sua nona edizione, a vivacizzare per un intero weekend una delle aree vitivinicole più in fermento d’Italia. Grazie alle innumerevoli iniziative firmate dalle 68 aziende che partecipano alla manifestazione. E Berlucchi è una di queste. Con una proposta decisamente fuoriclasse.
Il contesto è storico ed esclusivo: Palazzo Lana Berlucchi, nella bresciana Borgonato di Corte Franca. Una dimora prestigiosa, un tempo appartenuta alla nobile casata dei Lana de’ Terzi - dalla quale discendeva Guido Berlucchi - e oggi gelosamente custodita dalla famiglia Ziliani. Che ne conserva i preziosi arredi, le sale e i saloni, come quello “dei cavalli” - per via dei dipinti equestri che animano le pareti - e quella dominata dal grande camino in marmo di Botticino.
Il mood è invece contemporaneo e conviviale. Un po’ per via del tavolo social che viene allestito. E un po’ perché a firmare la cena arriva lo chef pop per antonomasia: Davide Oldani, patron del D'O di Cornaredo. Pronto a creare una serie di pietanze ispirate all’armonia, all’equilibrio e al perfetto feeling con le etichette della linea ’61, dedicata all’anno di nascita del primo spumante prodotto in Franciacorta “alla maniera dei francesi”. Grazie allo spirito visionario di Franco Ziliani.
La serata inizia alle 19.30 con una visita nella suggestiva cantina. Per continuare con un aperitivo by Oldani: nocciole caramellate e speziate; grissini all’olio e sale; bignè, erborinato, composta di frutta e semi tostati; morbido di grana, avocado e uvetta piccante; cubo di mela tonnata. In abbinamento: il Berlucchi ’61 Satèn, suadente e setoso, figlio di sole uve chardonnay e lasciato in affinamento per almeno 24 mesi. Per un nettare piacevole ed elegante.
A seguire, vellutata di pomodoro, stracciatella, gambero e menta. In tandem: il raffinato ’61 Nature 2011. Un dosaggio zero (chardonnay al 70% e pinot nero al 30%), ottenuto dai migliori vigneti di famiglia e affinato sui lieviti per almeno un lustro. Un Franciacorta dinamico, di buona mineralità e dalla vibrante acidità.
Poi, il primo: anguria, coste di lattuga, semi di oliva e fregola. Ideale in accoppiata con il ’61 Nature Rosé 2011. Un altro dosaggio zero, ma questa volta nato dal pinot nero. Per un vino deciso, fragrante ed emozionante.
Ma la cena “Pop - Più Oldani Per tutti” vira a questo punto verso il vitello al cucchiaio, complici vino rosso, pera e caviale arancione. Mentre nel calice arriva il Palazzo Lana Extrême 2008, essenza del pinot nero di due vigneti a Borgonato: Quindicipiò e Brolo. Un Franciacorta di razza, freschissimo eppur longevo. Maturato per almeno sette anni sui lieviti. Infine, il dessert: mou cioccolato e oro. Per un dolce che unisce popolarità e nobiltà.
Ma non finisce qui. Il festival continua domenica 16 settembre. E casa Berlucchi è pronta a coinvolgere tutti i sensi con “L’Essenza in Gioco”. A partire dalle 10.30 si può infatti partecipare a una tasting experience che mette alla prova naso e palato. In programma: visita in cantina; “degustazione” olfattiva di dodici essenze; e degustazione di tre etichette franciacortine, completate da un light lunch. A guidare il fragrante percorso? Nicola Pozzani, docente di arte e design olfattivo presso il London College of Fashion e la Bern University of the Arts, nonché sartoriale profumiere dell’antica maison Floris di Londra, fornitrice ufficiale di sua maestà Elisabetta II.
E per gli amanti delle passeggiate fra vigne e pupitre? La Guido Berlucchi mette in calendario anche una serie di visite guidate nei vigneti e in cantina. Con assaggi a seguire: degustazione di 3 vini a 35 euro; degustazione di 2 vini a 25 euro. Gli orari? Eccoli: 10, 11.30, 14.30 (anche in inglese), 16 e 17.
La cena “Pop” di sabato 15 settembre ha un costo di partecipazione di 180 euro (la prenotazione è obbligatoria). “L’Essenza in Gioco” ha invece un costo di partecipazione di 55 euro.