Carciofi. Marinati con succo di limone, olio, sale, pepe e scalogno. E poi farciti con un composto a base di olive, code di gamberi, patate, maionese e cerfoglio. Gabriele D’Annunzio, autore (e fautore) de Il piacere, amava trattarsi bene, e questa preziosa insalata è a lui dedicata. Contenuta nel volume Cucina classica e moderna, 366 liste cibarie variata, oltre 2000 ricette di Attilio Peruzzotti, pubblicato a Milano - dalla casa editrice Bietti - nel 1909. A recuperarla? Samanta Cornaviera, voce radiofonica che ben gestisce la penna, nel blog di archeologia culinaria Massaie Moderne. A tradurla in attuale leccornia? Paolo Croce, executive chef dello Sheraton Diana Majestic.
L’occasione è invece presto detta: il lancio di Aperitivo900, proposto dallo storico albergo milanese di viale Piave. Che, a cadenza mensile, arricchisce il suo iconico happy hour con un corner tutto dedicato ai cibi d’antan. Mentre festeggia 110 anni, riaprendo il suo giardino incantato, luogo di verzura, di frescura, di fontane e di glicini in fiore. Un’atmosfera Belle Epoque, impreziosita dalla presenza di aperitivi-cammei, dedicati alle prelibatezze che una volta arricchivano fastosi e regali banchetti. Preparazioni accuratamente pescate dai ricettari dell’epoca, per attenersi il più possibile al mood del tempo che fu.
Da segnare in agenda, dunque, le prossime date: 14 giugno, 19 luglio e 16 settembre. Per un vero e proprio viaggio nella storia, partito con l’inaugurazione ufficiale del garden. Oasi rigenerante che, in via eccezionale, per celebrare l’importante anniversario, rimarrà aperta per tutto il periodo estivo. Un’occasione per deliziarsi con quel che adorava assaporare Eleonora Duse o con quel che amava creare un cuoco reale come Paolo De Amici. Così si scopre - nel trattato L’arte cucinaria in Italia, curato da Alberto Cougnet - quanto la divina attrice prediligesse i cetrioli. Sì, ma leggermente lessati e sublimati in scrigni colmi di una farcia a base di aringhe, tuorli d’uova sode, olio, aceto, mostarda inglese e cipolla.
Mentre De Amici, capocuoco di re Vittorio Emanuele III, metteva a punto delicatissime crocchette di gamberi. Complici besciamella, funghi, noce moscata e una panatura dorata. Per bocconi di gran classe. E la Regina Elena, moglie di Vittorio e figlia del re del Montenegro? Andava pazza per il melone. All’aristocratica maniera: spalmato di burro e ripieno di una mousse di prosciutto cotto nello sherry.
Un’offerta intrigante quella firmata Aperitivo900. Che avrà il suo epilogo il 2 ottobre, nella rinnovata Sala Diana, dove prenderà vita un banchetto d'inizio secolo. Capace di condurre i commensali alle origini e alle radici di questo lussuoso hotel meneghino, nato ufficialmente nel 1908. Quando si decise di costruire il Kursaal Diana, complesso ricreativo di 15mila metri quadrati, ritmati da teatro, ristorante e albergo. Che oggi fa parte del brand Sheraton di Marriott International. E che conta 106 camere e suite arredate in stile Impero. Molte con affaccio proprio sul giardino, già punto di ritrovo dell’élite cittadina nei primi anni Cinquanta. E rimasto un must sino ad oggi.
Un salotto green en plein air quello del Diana. Dove spicca il design di Kettal, specializzato negli arredi outdoor. Mentre all’indoor ci ha pensato una maison come Baxter. La cui griffe definisce sia l’hclub>diana sia l’elegante e riservata Library Diana Room. Fra morbide pelli dai toni naturali, ferro e alluminio.
Insomma, memoria e contemporaneità. Anche per la proposta food. Sì, perché oltre al mensile aperitivo novecentesco e al quotidiano aperitivo (dalle 19 alle 22), ogni sabato arriva il Saturday Detox Brunch (30 euro, acqua e caffè inclusi). Per una pausa gustosa e salutare, che rende onore a verdure di stagione, pietanze a base di cereali e quinoa, smoothies e centrifugati di frutta. Mentre la domenica, oltre al classico brunch, si può sperimentare il drunch, dalle 17.30 alle 22 (sempre a 30 euro). In perfetto equilibrio fra dinner e lunch, pranzo e cena, dolce e salato.