Cioccolato. Come alimento e nutrimento per la mente. Come piacere sensoriale ed emozionale. Come oggetto di moda, design e culto. Incensa il cibo degli dei la terza edizione milanese del Salon du Chocolat, di scena al MiCo Lab dal 15 al 18 febbraio (nei giorni del Carnevale Ambrosiano). Ottomila i metri quadrati della location, animata da tre palcoscenici e innumerevoli stand, appuntamenti e incontri ravvicinati con la golosità. Declinata in praline, bonbon, ganache, mignon, torte, creme e tartufi. Frutto della creatività di produttori, artigiani, chef e pasticceri.
Un’occasione unica per conoscere il magico mondo del cioccolato. Dalle origini alle sue fantasiose evoluzioni. Dalle fave di cacao alle sue trasformazioni in eccellenze. Dalla terra alla tavoletta. Ma anche un’opportunità per lasciarsi guidare in degustazioni colte, capaci di svelare le infinite sfumature del cioccolato. Che può essere salato, speziato, cremoso, ripieno, prezioso di frutta secca e candita. E che può essere pure componibile e personalizzabile. Come accade grazie al brand Shockino, forte di un nuovo laboratorio di 200 metri quadrati alle porte di Campobasso. Si tratta infatti di una Lego-pralina sartoriale di 14 grammi, costituita da un cuore di granelle, da un anello esterno e da una base, messi a punto con la tecnica della ganache o con confetture. Diciotto i gusti totali, pronti a rendere onore alle specialità territoriali. Vedi le nocciole piemontesi e di Giffoni, i pistacchi di Bronte, il mirto sardo, la menta di Pancalieri, il peperoncino calabrese, la liquirizia di Atri, le arance siciliane, il vino molisano Tintilia, la cannella del Madagascar e il caffè monorigine del Guatemala. Per un eclettico assortimento, da sperimentare nella serata di apertura del salone, grazie allo Shockino Time.
Ed è proprio durante l’opening del ghiotto happening che prende vita il ChocoFashion: un’esclusiva sfilata di abiti, cappelli, bracciali e diademi realizzati in cioccolato, ispirati alla Belle Époque e forgiati grazie alla collaborazione fra maître pâtissier e Il Teatro della Moda, scuola milanese specializzata in alta sartoria italiana. Della serie, quando stoffe e ornamenti si traducono in cioccolato bianco e noir, accogliendo decori e rifiniture in panna, caffè, cannella, caramello, ribes, frutta e sale rosa dell’Himalaya.
Seducente il programma, che non trascura cooking show e momenti di approfondimento sul tema. Protagonisti dei numerosi ChocoShow? Grandi maestri pasticceri come Gino Fabbri, Davide Comaschi, Andrea Besuchio, Luigi Biasetto, Antonio Daloiso, Galileo Riposo, Loretta Fanella ed Emanuele Valsecchi. Unitamente a chef come Paolo Griffa, Andrea Provenzani e Lorenzo Lavezzari. Non dimenticando un interessante ChocoFocus con Simone Sabaini della modicana Sabadì. Un imprenditore visionario, che ha inaugurato la prima cantina al mondo di affinamento del cioccolato.
Mentre un’area viene dedicata al felice connubio fra chocolate & spirits. Per indagare il pairing fra cioccolato e liquori, vini aromatizzati, distillati e cocktail. Un impegno che si sono presi la maison astigiana Giulio Cocchi e la Compagnia del Cioccolato, da sempre in prima linea sugli abbinamenti. Ecco allora che al Sensory Bar si possono provare differenti varietà di cioccolato con il Cocchi Storico Vermouth di Torino e il Barolo Chinato, eletto nel 2016 “Vino ideale da cioccolato”. Due must della casa piemontese: il primo tradotto persino in ganache dal torinese Guido Gobino; il secondo trasformato in pralina dal toscano Andrea Slitti. Ma non finisce qui. Perché al Sensory Bar si può pure sorseggiare il cocktail vincitore del premio speciale - edizione 2018 - del concorso “Tavoletta d’Oro - Cocktail al Cioccolato”. Drink che ritornano, protagonisti di un intrigante ChocoSense workshop dedicato alla mixology. Con bartender della scena nazionale e internazionale.
La partecipazione alla manifestazione prevede un biglietto d'ingresso, acquistabile anche online (con diverse soluzioni). Orari: giovedì 15 febbraio (opening night), dalle 18 alle 23; venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 febbraio, dalle 10 alle 19.